Trattamento anterogrado del varicocele
La procedura chirurgica si effettua in un’area compresa tra il plesso pampiniforme, l’arteria testicolare e il dotto deferente; quindi occorre una approfondita conoscenza anatomica per isolare la vena spermatica adatta alla scleroterapia.
La tecnica è in anestesia locale per gli adulti e in anestesia generale per gli adolescenti.
Procedura
Dopo la rasatura e la disinfezione, si effettua l’anestesia nel terzo prossimale dello scroto, vicino alla radice del pene (20 ml di lidocaina al 2%) – cordone spermatico preso tra indice e pollice delle due mani da un operatore, mentre l’altro effettua l’incisione cutanea per 2 cm – si dilata il tramite e si estrae il cordone spermatico, per evidenziare la vena d’interesse – successive dissezioni delle fasce e divaricazione fino ad isolare la vena – inserimento di una cannula 17 G, con punta verso l’alto e clampaggio della vena caudalmente e cranialmente: la prima servirà ad evitare che il farmaco vada verso il testicolo, la seconda che il mezzo di contrasto progredisca verso l’alto, nella fase di studio flebografico. In questo modo viene confermata l’anatomia della vena spermatica e la confluenza in vena renale. A questo punto di effettua la scleroterapia, con l’iniezione di una miscela di 1-2 cc di sodiotetradecilsolfato al 3% miscelato con 3 cc di aria – dopo un certo periodo si ritira la cannula e si richiude la sezione con punti riassorbibili – i punti più esterni saranno rimossi dopo 5 giorni.
Complicazioni
La percentuale di complicazioni si aggira sul 4%: ematoma locale per incompleta chiusura venosa, epididimite, per lieve chiusura della vena in senso caudale; in letteratura sono riportati alcuni casi di atrofia testicolare per errata iniezione del farmaco in arteria testicolare.
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