Prostata effetti collaterali intervento
Come ogni intervento, anche questo presenta possibili effetti collaterali e eventi avversi.
I primi, gli effetti collaterali, sono situazioni inaspettate, prodotti indirettamente da un’azione diretta verso un altro scopo, ma che sono facilmente e rapidamente risolvibili, con o senza un supporto farmacologico.
I secondi, gli eventi avversi, o complicazioni, sono situazioni impreviste che ostacolano il regolare decorso post-operatorio, comportando un incremento dell’intensità di cure e di assistenza al paziente.
Gli stadi degli eventi avversi
Stadio I: ogni deviazione inaspettata dal decorso normale dell’intervento, che non comporta un intervento medico;
Stadio II: sono gli stessi eventi precedenti, ma c’è la necessità di un supporto farmacologico, come l’antibiotico somministrato per endovena per aggravarsi dell’infezione o il posizionamento di un catetere vescicale per un fenomeno di ritenzione urinaria;
Stadio III: oltre al tipo di supporto descritto nello stadio precedente sono necessari interventi di tipo endoscopico o di radiologia interventistica;
Stadio IV: deviazione dal normale decorso post intervento, che possa comportare la vita del paziente, con necessità di ricorrere all’intervento chirurgico e ad una assistenza anestesiologica;
Stadio V: decesso del paziente.
Se all’atto della dimissione il paziente presenta la persistenza di una complicazione, viene aggiunta una “d” (disabilità) al grado in cui era stato classificato, a rimarcare la necessità di un controllo e di una osservazione programmata nel tempo.
L’importanza della prevenzione
Chiaramente, la prevenzione è la pietra angolare di un intervento che comporta una ischemia controllata.
La profilassi antibiotica, sebbene il paziente non abbia dimostrato la presenza di una infezione, è meglio praticarla, se è prevista una necrosi a livello genito urinario.
I fattori di rischio vanno considerati: l’età avanzata, il diabete, l’insufficienza renale, lo stato immunitario del paziente, precedenti cateterismi vescicali, diverticoli vescicali possono comportare complicanze infettive a tale livello. In questi soggetti, gli antibiotici verranno somministrati a dose piena, da 2 giorni prima a 10 giorni dopo l’intervento.
Gli effetti collaterali previsti, come la sindrome da post-embolizzazione, sono trattati al momento, con farmaci sintomatici (antiemetici, anti-infiammatori non steroidei, analgesici, antipiretici).