Il varicocele è definito come una dilatazione delle vene del plesso pampiniforme, secondaria alla presenza di un reflusso venoso patologico, causato principalmente da un’incontinenza valvolare della vena spermatica interna.
La nostra esperienza
L’età media di tali pazienti era di 24,6 anni (range 14–46). L’indicazione al trattamento era stata data dalla presenza di una sintomatologia dolorosa nella regione inguinale destra, in assenza di precedenti anamnestici per traumi e/o per alterazioni del liquido seminale. La flebografia era stata condotta esclusivamente con accesso transbrachiale, con l’ausilio di un tavolo radiologico ribaltabile e di un catetere angiografico multipurpose.
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La sindrome della congestione pelvica è una condizione di dolore pelvico cronico che interessa preferibilmente le giovani donne multipare: sofferenza fisica di vecchia data, con un notevole impatto sulla vita sociale ed affettiva delle donne.
Il dolore pelvico cronico coinvolge il 10% della popolazione ginecologica; viene definito come un dolore addominale o pelvico, non ciclico, della durata di almeno 6 mesi.
Viene riferito a livello del basso ventre; può essere presente in modo continuo o intermittente; può essere esacerbato al termine di una giornata lavorativa intensa, o per lunghi periodi in stazione eretta o durante il ciclo mestruale. Può essere irradiato alle natiche, alle cosce. Può essere accompagnato da dispareunia, da sintomi d’irritabilità vescicale o di costipazione addominale.
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Come specialisti in radiologia interventistica, abbiamo scritto questa serie di articoli dedicata alla iperplasia prostatica per offrire un quadro il più possibile chiaro e completo dello stato attuale. La radiologia interventistica offre una soluzione meno invasiva della chirurgia. Parliamo della embolizzazione delle arterie prostatiche.
In assenza di studi randomizzati controllati, prospettici, per scarsa collaborazione tra urologi e radiologi interventisti, alcune conclusioni sono possibili sulla base degli articoli presenti in letteratura, anche se la loro evidenza è ancora debole.
I risultati iniziali sono promettenti, in termini di minori costi per la collettività e in termini di miglioramento della qualità della vita dei singoli.
Può essere indicata verso quei soggetti dove la terapia medica ha dimostrato di non conseguire risultati soddisfacenti, oppure non può essere praticata per gli effetti collaterali.
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Questo articolo continua dal precedente “complicazioni intraoperatorie“. Oggi ci concentriamo sulle complicazioni post-operatorie nell’embolizzazione delle arterie prostatiche: Disuria (9%), Infezione urinaria (7,6%), Ematuria macroscopica (5,6%), Ematospermia (0,5%), Sanguinamento rettale(2,5%), Ritenzione urinaria acuta (1%).
Il processo infiammatorio che si mette in movimento dopo l’embolizzazione è il responsabile della maggiore parte dei sintomi; le strutture viscerali profonde sono sensibili alla infiammazione e rispondono con un dolore profondo, per attivazione delle fibre sensitive viscerali, diffuso, non localizzato, percepito molte volte come un bruciore.
Un antidolorifico, più o meno blando, sarà in grado di controllare questo fenomeno.
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Dove un chirurgo può risultare invasivo o arrivare a richiedere l’asportazione di organi, noi, con la radiologia interventistica, possiamo operare in modo mini-invasivo, preservando al massimo le condizioni psico-fisiche del paziente. Le patologie risolvibili con la radiologia interventistica sono numerose. Anno dopo anno questa soluzione risulta sempre più efficace e…
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Utilizziamo strumentazioni radiologiche per eseguire interventivi mininvasivi alternativi alle operazioni chirurgiche. Dove un chirurgo può risultare invasivo o arrivare a richiedere l’asportazione di organi, noi, con la radiologia interventistica, possiamo operare localmente, delicatamente, raggiungendo il problema e risolvendolo, preservando al massimo le condizioni psico-fisiche del paziente. Le patologie risolvibili con…
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Questa sezione del sito, assieme a Materiali, è dedicata ai professionisti del settore. Qui trovi articoli ed approfondimenti tecnici sugli interventi effettuati in Radiologia Interventistica. La sezione interventi è stata pensata e realizzata mettendo insieme l’esperienza e la competenza dell’equipe di Radiologia Interventistica di Interventix. I documenti sono organizzati per…
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Soluzione chirurgica
Il vantaggio delle tecniche chirurgiche sovrainguinali o retroperitoneali è dato dalla oramai standardizzazione della tecnica e dalla velocità di esecuzione, dal momento che è ridotto il numero di vasi venosi da legare; gli svantaggi sono:
- anestesia generale;
- postumi della ferita chirurgica;
- dolore conseguente al traumatismo sulla cute e sui piani muscolari.
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Se il varicocele rappresenta una delle più comuni cause d’infertilità maschile [prevalenza nella popolazione generale = 11,8% – prevalenza nella popolazione infertile = 25,5%], l’evidenza che la correzione endovascolare o chirurgica del varicocele frequentemente si accompagna ad un miglioramento di tutti i parametri del liquido seminale ha stimolato la ricerca di parametri prognostici, in grado di selezionare i pazienti che possono maggiormente avvantaggiarsi di queste opzioni terapeutiche e coloro che non hanno queste potenzialità di miglioramento.
L’entità di alterazione del tubulo seminifero è apparsa costituire una valida informazione in tale senso; mentre la agobiopsia risulta essere troppo invasiva per poter essere proposta di routine, viceversa l’agoaspirato potrebbe fornire queste importanti informazioni.
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S’intende per infertilità maschile l’incapacità di ottenere una gravidanza spontanea, dopo un anno di rapporti regolari e non protetti.
Circa un 15% di coppie non riesce a raggiungere l’obiettivo di arrivare ad una gravidanza spontanea, dopo un anno di rapporti, per cui decide di rivolgersi ad uno specialista: chiaramente entrambi i partner devono essere sottoposti a visita dai rispettivi professionisti [nel caso del primo figlio è una coppia su 8 a non riuscirci; tale percentuale sale 1:6 nel caso di un figlio successivo]; in circa il 50% di queste coppie coesiste una infertilità maschile, con alterazione dei parametri del liquido seminale, mentre è idiopatico [non si riesce a stabilire una causa, con normali risultati ai test biochimici, ormonali, genetici e diagnostici] in un altro 30%.
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