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Embolizzazione dei fibromi uterini

I fibromi uterini, o miomi,  sono tumori benigni delle cellule muscolari liscie dell’utero. La Radiologia Interventistica propone un metodo mininvasivo per trattare i fibromi uterini: l’embolizzazione dei fibromi uterini.

Tutti sono abbondantemente irrorati e vascolarizzati;

Sulla base della localizzazione  negli strati dell’utero sono classificati in: sottosierosi, intramurali e sottomucosi.

i  sottomucosi sono   maggiormente responsabili dei sanguinamenti intensi e copiosi e d’infertilità – gli intramurali  sono maggiormente responsabili dei dolori addominali e delle metrorragie  – i sottosierosi dei sintomi da compressione.

La terapia medica si basa sugli analoghi dell’ormone che rilascia le gonadotropine, per indurre una ovariectomia, o con i progestinici per controllare i fenomeni emorragici;  ha  un  effetto  temporaneo  di  riduzione  del volume   dei  fibromi, in vista della soluzione chirurgica.

La terapia chirurgica prevede l’asportazione dell’utero (isterectomia)  o del mioma (miomectomia).

Oggi la donna ha maggiore consapevolezza di sè e vuole un ruolo attivo nelle scelte sul proprio corpo.  La donna ha una maggiore attenzione del proprio corpo e del’immagine di sè.  Vengono sviluppate tecnologie che mirano ad allungare  la capacità riproduttiva.
C’è maggiore attenzione ai costi socio-sanitari.

Embolizzazione dei fibromi uterini

L’embolizzazione  delle arterie uterine è stata impiegata, in regime d’urgenza,  nelle ultime tre decadi,  per trattare le emorragie irrefrenabili post-partum, dopo parto cesareo, dopo intervento chirurgico.

 

Nel 1995, Ravina ne propone l’impiego nel trattamento dei fibromi uterini, in elezione, in pazienti giudicate non idonee all’intervento chirurgico: donne obese, HIV, cardiopatiche.

Il razionale si basa sulla notevole vascolarizzazione dei fibromi uterini, che concentrano l’apporto ematico su di loro.

Il tradizionale   approccio    transfemorale obbliga ad una immobilizzazione di 6-12 ore, alla permanenza del catetere  vescicale per lo stesso periodo e all’impiego di calze contenitive

La scelta è iniziata casualmente in una donna obesa, per poi proseguire nelle pazienti che presentavano una anatomia sfavorevole all’indagine di risonanza magnetica.

Fasi di controllo

Fase  di   controllo: l’efficacia – lo studio dei tessuti e le misurazioni.

A 3 mesi: riduzione volumetrica del  46% – sicurezza: assenza di complicazioni.

Lo studio della vascolarizzazione.

Inserimento del catetere per l’embolizzazione dei fibromi uterini

Catetere vescicale,   vena di servizio, tricotomia  inguinale, calze elastiche

Protocollo anestesiologico – 30’ prima:  toradol, perfalgan e ranitidina – sala angiografica: midazolam, fentanyl, morfina, ondasteron e antibiotico.

Procedura

Criteri di d’inclusione

Presenza di uno o più leiomiomi sintomatici, in donne che desideravano preservare la fertilità, con prevalente localizzazione intramurale.

Risultati

2009-2017: 67 pz. Diametro medio: 6,7 cm.
tutte sintomatiche. Assunzione regolare di Fe.
14 pregressi interventi di miomectomia.
Terapia medica inefficace.

Metrorragia: controllo nel 94% delle pazienti.
Assunzione di Fe
Risolta nel 100% delle pazienti.
Anemia: assente

Riduzione volumetrica utero: 35% ad 1 anno – 40% del fibroma

Non è stata registrata alcuna complicazione nell’arteria brachiale

Calibro minimo da pungere: 3 mm al di sotto di tale calibro occorre prevedere l’eparina.

Amenorree: transitorie 1 – definitive 0.
Complicazioni: 1 ematoma al braccio, 1 parestesia alla mano.
Controllo del dolore reso possibile con una stretta collaborazione degli anestesisti.

2 pazienti hanno voluto trattare il fibroma  prima di tentare una gravidanza.
Entrambe hanno portato a termine la prima gravidanza.

Conclusioni

L’evidenza scientifica più recente sull’embolizzazione delle arterie uterine per il trattamento dei fibromi sintomatici mostra risultati promettenti e validi nel  breve e medio periodo.

Dimostrano che  l’intervento endovascolare  è  una valida opzione terapeutica, sicura ed efficace,  in mani esperte.
Garantisce una risoluzione dei sintomi, un cospicuo ridimensionamento del/i fibromi   e di quelle  dell’utero.

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