Emodialisi e dintorni. Ruolo della Radiologia Interventistica nei pazienti dializzati
Dott. Stefano PIERI – Dott. Paolo Agresti. UOC Radiologia Interventistica- Az.Osp.”S.Camillo-Forlanini” – ROMA. Emodialisi e dintorni. Ruolo della Radiologia Interventistica nei pazienti dializzati.
Le terapie sostitutive del rene comprendono la dialisi peritoneale e l’emodialisi.
L’emodialisi presuppone la presenza di un accesso vascolare.
Il tempo che intercorre tra il confezionamento della fistola nativa, o il posizionamento di una protesi, e l’inizio della emodialisi è garantito dalla presenza dei cateteri venosi centrali. Sorveglianza e corretto funzionamento sono cardini importanti della gestione delle fistole: l’eco-color-Doppler rimane insostituibile presidio nella sorveglianza settimanale del dializzato.
La causa più frequente di ricovero del paziente dializzato è il malfunzionamento dell’accesso vascolare. CRITERI CLINICI: scomparsa del thrill caratteristico, persistenza del sanguinamento dopo rimozione degli aghi, nonostante la normale compressione, la comparsa di edema dell’arto superiore.
Risultati della radiologia interventistica sull’emodialisi
La TC consente una visione simil flebografica della fistola.
Tecnica di radiologia interventistica
- Puntura “contro corrente “ della vena efferente o dell’arteria a favore di corrente e posizionamento introduttore vascolare eco-guidata;
- Fistolografia/angiografia diagnostica con ricerca e documentazione lesione;
- Eparinizzazione;
- Superamento della stenosi o dell’occlusione mediante guida idrofilica e catetere angolato;
- PTA con catetere ad alta pressione o con cutting-balloon sul versante venoso;
- Utilizzo di materiale “sottile” (guide 0.014” e cateteri da PTA per piccoli vasi a basso profilo da 2.7-3.2 F ) per anastomosi e versante arterioso;
- Eventuale trombolisi loco regionale farmacologica (rtPA) o meccanica, tromboaspirazione.
Complicazioni
Minori: 1,5% su 214 trattamenti = rottura vena, stravaso di mezzo di contrasto per errata puntura.
Maggiori: 0% su 214 trattamenti = perdita fistola.
Conclusioni e approfondimenti
Elevato successo tecnico sui pazienti in emodialisi. Basse percentuali di complicanze, in mani esperte. Estrema versatilità e ricchezza di materiali, da impiegare “cum granum salis”.
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