Per lungo tempo, la visita e l’esame obiettivo, corredata dalla misurazione del volume testicolare, è stata alla base della valutazione di un paziente con un sospetto di varicocele; il sospetto clinico doveva, successivamente, trovare una conferma strumentale.
A seconda della popolazione presa in esame potevano essere registrati differenti tassi d’incidenza [quanti nuovi casi di malattia si presentano in una determinata popolazione in un determinato intervallo di tempo – 14-20% a seconda delle statistiche, con un 10% moderato severo] e di prevalenza [numero totale di casi, pregressi o in atto presenti in una popolazione in un dato momento – alla visita di leva era il 19%]. In tutti i casi, l’ipotrofia testicolare [volume testicolare > inferiore del 15% rispetto al controlaterale] costituisce il segno diretto della sofferenza delle gonadi, con una progressione direttamente proporzionale all’entità del varicocele [con la pubertà, si verifica una condizione di iperafflusso arterioso ai testicoli, mediato dalle gonadotropine – le arterie spermatiche, la deferenziale e la cremasterica sostengono tale crescita anatomica e funzionale; la vena spermatica interna è quella che sostiene il peso del ritorno venoso – in questo equilibrio, e nei meccanismi di compenso, può essere la chiave del contenimento della prevalenza del varicocele, o nella sua franca estrinsecazione].
L’embolizzazione dell’arteria renale è un’opzione terapeutica sicura ed efficace, applicabile in numerose situazioni cliniche, sia in urgenza che in elezione. L’applicazione nella strategia terapeutica del carcinoma renale ha una storia poliennale, a partire dagli anni ‘70.
Presso la Radiologia Interventistica di una nota Azienda Ospedaliera romana, quartiere Monteverde, eseguiamo abitualmente procedure “salvavita” chiamate T.I.P.S. (Transjugular Intrahepatic Porto-systemic Shunt).
Mediante un accesso giugulare destro si effettua un traforo all’interno del fegato per sopperire alla chiusura da cirrosi delle vene sovra-epatiche. Si dispone all’interno di questo traforo uno stent metallico rivestito.
Recentemente, presso la U.O.C. di Radiologia Interventistica, ne sono state effettuate due, entrambe con esito positivo.
Donna di 72 anni, con cirrosi epatica HCV correlata, esclusa dal trapianto per motivi di età e per comorbilità, si presenta alla nostra osservazione con ascite e idrotorace, resistenti alla terapia medica, con dispnea grave e astenia marcata.
L’ascite e l’idrotorace intrattabili, o resistenti alla terapia medica, costituiscono due validi indicazioni alla TIPS, una volta che il paziente non può essere candidato al trapianto.
Anamnesi
La paziente ha contratto l’epatite C, dopo un intervento odontoiatrico, visto che in anamnesi non risultano altre cause. Silente per oltre 40 anni, la malattia ha esordito con la comparsa di astenia e dispnea. Una volta accertata la presenza di ascite ed idrotorace, la paziente è stata sottoposta a terapia medica, a dosaggi crescenti. Vista la sempre maggiore resistenza alla terapia, è stata aiutata con paracentesi e toracentesi settimanali. Da ultimo, la paziente ha chiesto una cura “più drastica” per migliorare la sua qualità di vita e la sua sopravvivenza.
Diagnostica per immagini di infarto testicolare segmentario
L’infarto segmentale del testicolo è un evento ischemico raro.
Molto più presente in giovani ragazzi, sembra potersi ricondurre alla torsione intravaginale del funicolo spermatico (infarto globale); in quello segmentale varie cause sono state chiamate in causa, anche se la maggioranza dei casi, oltre il 65%, è stata classificata come idiopatica.
S’intende per infertilità maschile l’incapacità di ottenere una gravidanza spontanea, dopo un anno di rapporti regolari e non protetti.
Circa un 15% di coppie non riesce a raggiungere l’obiettivo di arrivare ad una gravidanza spontanea, dopo un anno di rapporti, per cui decide di rivolgersi ad uno specialista: chiaramente entrambi i partner devono essere sottoposti a visita dai rispettivi professionisti [nel caso del primo figlio è una coppia su 8 a non riuscirci; tale percentuale sale 1:6 nel caso di un figlio successivo]; in circa il 50% di queste coppie coesiste una infertilità maschile, con alterazione dei parametri del liquido seminale, mentre è idiopatico [non si riesce a stabilire una causa, con normali risultati ai test biochimici, ormonali, genetici e diagnostici] in un altro 30%.
La termoablazione a radiofrequenza (comunemente indicata come RFA) è una opzione terapeutica mininvasiva, utilizzata per trattare varie forme tumorali. Avviene con una guida radiologica, in genere l’ecografia, o la TC, per garantire la massima precisione di centraggio della lesione da parte dell’ago elettrodo. La corrente ad elevata frequenza che vi passa, genera il calore che comporta la necrosi delle sole cellule tumorali.
La prostata, o ghiandola prostatica è un organo tipicamente maschile, con la funzione di produrre un liquido che agevola e fluidifica lo scorrimento degli spermatozoi.
Embolizzazione di arterie uterine per leiomioma (fibroma) sintomatico
Autori: Dott Stefano Pieri – Dott. Paolo Agresti presso una prestigiosa azienda ospedaliera nel quartiere monteverde di Roma.
Indicazione
Il fibroma uterino sintomatico si evidenzia con una sintomatologia caratterizzata da alterazioni del ciclo mestruale, o con un effetto massa sulle strutture adiacenti o con disturbi della fertilità.
Anamnesi
Donna di 32 anni, con presenza di due aborti nella storia clinica recente e diagnosi di voluminoso fibroma, intramurale a sviluppo sottomucoso, ad ampia base d’impianto, delle misure di cm 6,8 per 5,6.
Donna di anni 45, addetta alle pulizie, con storia clinica di senso di pesantezza al basso ventre, che si accentua dopo una lunga giornata di lavoro. Riferisce dolori ai rapporti.
Autori: Dott. Stefano Pieri – Dott. Paolo Agresti
Indicazioni
La storia clinica e gli accertamenti diagnostici (eco-color-Doppler e Risonanza magnetica) orientano verso una sindrome della congestione pelvica.
Anamnesi: dolore addominale cronico, comparso da oltre 5 anni, dopo la seconda gravidanza e accentuatosi negli ultimi 6 mesi. Il dolore si accentua poco prima e durante il ciclo mestruale. Obbliga ad assumere costantemente farmaci antispastici e antidolorifici.